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UTOPIA DEL TEMPO

"Il corpo è il punto zero del mondo; laddove le vie e gli spazi si incrociano, il corpo non è da nessuna parte: è al centro del mondo questo piccolo nucleo utopico a partire dal quale sogno, parlo, procedo, immagino, percepisco le cose al loro posto e anche le nego attraverso il potere infinito delle utopie che immagino"
Foucault.

Il presente, per chi vive un evento intimo straordinario nella vita, diventa un momento di riflessione, maturazione, passaggio. Si deforma nella linea temporale. Quando si vive un presente doloroso si affronta se stessi e basta. Il tempo si dilata e nello stesso momento si concentra diventando un luogo fisico dove rifugiare i pensieri più profondi che in un secondo momento, nella quiete, potranno essere compresi, interiorizzati, sviluppati.

Il dolore inteso come psicologico inizialmente e come fisico poi. Un angolo dell'essere umano che la nostra società, nel presente che viviamo, vuole essere ignorato: la morte che accompagna la vita.

Negli scatti il corpo vive spazi di case che sembrano dimenticate. Questo viene "sospeso" nel tempo e nello spazio; una sospensione che perpetua il presente dentro di noi. Solo dentro, mentre tutto fuori cambia e corre istericamente, una grande sospensione, un prendere fiato e trattenere il respiro fino al giorno in cui si ricomincerà naturalmente a vivere ma in uno stato differente, in una dimensione parallela. Il corpo è il meccanismo, l’elemento del presente che acquista importanza anche solo nell'attenzione alle sue funzioni fisiologiche. FONDAMENTALE.

Qui c’è la malattia, il dolore, il presente reale che coinvolge tutti. Indistintamente.
Luoghi dimenticati che solo così proteggono la loro memoria da un presente superficiale.

L'opera non ha alcun tipo di manipolazione grafica. Il lavoro è strutturato partendo da una ricerca fisica e posturale della modella e sul singolo scatto dell'artista.

The present, for those who live an extraordinary intimate event in life, becomes a moment of reflection, maturation, passage. It deforms in the time line. When you live a painful present you just face yourself. Time dilates and at the same time it concentrates, becoming a physical place where to take refuge from the deepest thoughts that later, in the quiet, can be understood, internalized, developed.
Pain understood as psychological initially and then as physical. A corner of the human being that our society, in the present we live in, wants to be ignored: death that accompanies life.
In the shots the body lives spaces of houses that seem forgotten. This is "suspended" in time and space; a suspension that perpetuates the present within us. Only inside, while everything outside changes and runs hysterically, a great suspension, taking a breath and holding your breath until the day when you will start living again naturally but in a different state, in a parallel dimension. The body is the mechanism, the element of the present that acquires importance even only in the attention to its physiological functions. FUNDAMENTAL.
Here is the disease, the pain, the real present that involves everyone. Indiscriminately.
Forgotten places that only in this way protect their memory from a superficial present.

The work does not have any kind of graphic manipulation. The work is structured starting from a physical and postural research of the model and on the single shot of the artist.
 

                                                      2015 - 2016

UTOPIA DEL TEMPO Palazzo Bilotti -Cosenza- 2015

Utopia del Tempo fa parte della collezione permanente del Museo Bilotti Ruggi D'Aragona di Rende

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