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101, THE BEGINNING OF INFINITY

2019

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The number 101 has many meanings for this artist, deep meanings that have accompanied her throughout her life. The number appears in particularly intense moments. At this moment of her Australian journey she has arrived at the house that hosts her, and its street number is 101. Mildura represents for this artist a transitional territory.
As soon as she completes RECIPROCO, the project she has been working on with Domenico de Clario, she begins to plan a journey through the desert to Uluru and the Olgas, searching for aboriginal healers, ancient rituals and ancestral wisdom.
Her search for such truths comes from a need to know and understand alternative medicine as a way of curing her illness: cancer.
She feels a deep need to become knowledgeable and to understand how this illness develops, not only as a physical event but as an energetic and psychological rupture, as trauma.
Her path towards such knowledge began in Colombia a year ago and continued in Italy. In Australia her meditation on such matters resumes in Mildura.
And here the number 101 begins to take form; 1 describes the beginning of this journey as she arrives in Mildura, carrying with her past experiences; 0 describes the passage, the transformation that takes place as she moves towards central Australia; and again the number 1 describes her return to Mildura, where she is both the same (1 once more) but also completely transformed through her experiences.
The project unfolds further inside the walls of MIM where the audience may view aspects of the journey that has taken her from Perry Sandhills two years ago through to Colombia, and then, transformed, once more back to Mildura., narrating her journey which has reached beyond the physical.
So the central part of the project now consists of a huge interactive map, rich with images and thoughts that define the passing of time.
Viewers are invited to participate in this personal narrative by adding reflections, proposals, desires, drawings or exchanges with the artist herself, consequently reforming the map into a new configuration, which changes with each addition one might encounter.
An infinite life story, beginning anew with each contributed vision.
After all one might exorcise death by living a thousand different lives.
One might say: one saves the world through saving oneself.

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101 è un numero dai molteplici significati per l’artista. Significati profondi che l’hanno accompagnata lungo tutta la vita. In momenti particolarmente intensi, il numero appare. In questo momento, in questo viaggio australiano, arriva a Mildura nella casa che la ospita al numero civico 101.

Mildura rappresenta per l’artista un territorio di transizione. Appena terminato RECIPROCO, il progetto realizzato con Domenico de Clario a Melbourne, si trova ad organizzare un viaggio verso il deserto, verso Urulu e Olgas, in cerca di guaritori aborigeni e antiche usanze cerimoniali e saggezze ancestrali.

La sua ricerca nasce dall’esigenza personale di conoscere e riconoscere la medicina alternativa come la via di salvezza per curare il suo male: il cancro.

Istruirsi e capire lo sviluppo delle malattie non solo come evento fisico ma come rottura energetica e psicologica, come trauma.

Il suo percorso verso queste conoscenze è cominciato in Colombia un anno fa ed è continuato in  Italia. Arrivata in Australia inizia di nuovo a Mildura la sua riflessione. Ecco che il numero 101 prende forma: 1 è il punto dove si trova inizialmente con il bagaglio di esperienze passate arrivando a Mildura; 0 è il momento del passaggio, la trasformazione che avviene nel suo viaggio verso il centro dell’Australia; e di nuovo 1 il numero che la vede tornare a Mildura, dove è fisicamente la stessa (1 appunto) ma completamente trasformata dall’esperienza.

Il progetto si struttura negli spazi del MIM dove grazie alle opere il pubblico può ripercorrere le tappe temporali che iniziano due anni fa proprio nel deserto di Mildura, attraversano la Colombia, e tornano qui, raccontando le trasformazioni dell’artista nei suoi viaggi non solo fisici.

Una grande installazione interattiva sotto forma di mappa, ricca di pensieri ed immagini raccontante che scandiscono il fluire del tempo, è la parte centrale del progetto. Il pubblico verrà chiamato a partecipare a questa storia personale dell’artista aggiungendo riflessioni, desideri, disegni o scambi con l’artista stesso, che verranno a formare una nuova mappatura, una storia ogni volta diversa a seconda del biglietto in cui ci si imbatte.

Un racconto infinito di una vita che comincia ancora e ancora con le visioni della collettività.

Esorcizzare la morte vivendo mille vite diverse.

Salvare se stessi per salvare il mondo.

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